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Una bocca chiusa racconta molto di più: ogni volta che stringiamo i denti, le arcate dentali superiore e inferiore entrano in contatto realizzando quella che viene definita occlusione dentale. Un’occlusione dentale scorretta può influenzare negativamente la masticazione, la deglutizione e la postura, dando origine a problemi dentali, tensioni muscolari, mal di testa, dolori cervicali, problemi articolari e, più in generale, a sensazioni fastidiose nel chiudere la bocca.

L’analisi digitale dell’occlusione dentale fornisce informazioni per intraprendere, quando necessario, una terapia correttiva per il raggiungimento delle condizioni ottimali.
Viene utilizzato uno strumento innovativo in grado di rilevare in maniera semplice, rapida e INDOLORE, i parametri scientifici nel bilanciamento occlusale. Queste informazioni, importanti per il benessere, non sono rilevabili con metodi tradizionali.

Possibili disturbi dell'occlusione dentale:
  • - Mal di testa
  • - Cervicale
  • - Disturbi all’orecchio
  • - Dolori muscolari
  • - Click mandibolari
  • - Bruxismo
  • - Problemi nella masticazione
  • - Collo rigido
  • - Difficoltà a deglutire

Si manifesta soprattutto durante il sonno, si tratta dell’abitudine di digrignare i denti durante il sonno definito anche "disturbo del movimento nel sonno". Questo disturbo è piuttosto frequente, interessa circa tre bambini su dieci e presenta un'incidenza maggiore prima dell'età scolare. Nella maggior parte dei casi scompare spontaneamente con la crescita, solitamente al completamento della dentizione permanente. Le conseguenze, nelle forme più serie possono essere: usura dei denti decidui, più raramente anche degli elementi permanenti; disturbi ai muscoli masticatori con mal di testa e/o disturbi all'articolazione temporomandibolare. Per queste ragioni suggeriamo un confronto con lo specialista che attraverso l’analisi digitale, ricordiamo INDOLORE e NON INVASIVA, potrà stabilire il percorso risolutivo più adatto al vostro bambino.



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Tecnologia all’avanguardia per l'analisi dell'occlusione dentale

Credere che la bocca sia separata dal corpo è un nonsenso. Nel terzo millennio ci troviamo di fronte ad una serie di conoscenze anatomiche e fisiologiche che mostrano come la postura influenzi l’occlusione, ma quando questa è bloccata in una posizione sbagliata, allora il rapporto s’inverte e pur di masticare dobbiamo modificare la nostra postura.
Masticare è un’attività fondamentale per la nostra esistenza, tanto che i muscoli masticatori e l’ATM hanno caratteristiche uniche nel corpo umano.
È importante che il carico sia distribuito equamente a destra e a sinistra, per evitare pericolosi sovraccarichi sui denti o peggio su impianti, ma è altrettanto importante valutare le varie afferenze posturali che possono condizionare l’occlusione.
In questo, la semplicità e immediatezza del Teethan ci aiuta moltissimo per confermare o confutare ipotesi di lavoro, per arrivare ad una diagnosi sempre più precisa che ci permetta di trattare anche problematiche apparentemente in origine extrastomatologiche come dolore al collo, brachialgia, mal di testa, fino a vertigini e tinnito.




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L’attività sportiva può influenzare la salute psicofisica degli atleti, con particolare attenzione all’apparato muscolo-scheletrico e stomatognatico. Problemi come la malocclusione possono portare a dolori muscolari e articolari, compromettendo le performance ed evidenziando cosi l’importanza della relazione tra denti e attività sportiva.

Traumi dento-maxillo-facciali sono comuni in sport di contatto, ma l’uso adeguato di paradenti può mitigare tali rischi. La valutazione gnatologica e occlusale, insieme all’elettromiografia di superficie, rivela l’efficacia dei paradenti nel migliorare il bilanciamento neuromuscolare.

Per preservare la salute dell’atleta è importante verificare i cambiamenti che si verificano nel cavo orale. Grazie a strumenti precisi, come i sensori elettromiografici, è stato possibile verificare la triplice funzione del paradenti, ovvero protezione traumatologica, serbatoio di sostanze e ausilio nella performance dell’atleta.